Quando si inizia una dieta ipocalorica, se non si prendono le giuste precauzioni, con il passare del tempo il nostro organismo fa DI TUTTO per sopperire alle minori calorie che gli forniamo e comincia a consumare sempre meno (siamo fatte così purtroppo, altrimenti ci saremmo estinte miliardi di anni fa)

MA ci sono degli accorgimenti da utilizzare tali per cui riusciamo ad arginare il più possibile questo inconveniente (nonostante esso sia FISIOLOGICO)

  • 1️ – AUMENTARE LA QUOTA PROTEICA: + PROTEINE
    più mantengo intatta la massa magra –> più riduco la fame
    (grazie al loro alto potere saziante)
    se la massa magra si riduce, si riduce in automatico anche il nostro metabolismo di base!!!!
    ” TRADUCO = meno muscolo = meno consumo = faccio la fame “
  • 2️ – USARE QUEI MALEDETTI PESI!
    (ed in caso anche gli hiit –> NO CORSA) = più pesi = più massa magra = più metabolismo basale altoLA CORSA VA EVITATA COME LA MORTE (anche se tutti pensano che correndo consumo di più e quindi dimagrisco più in fretta) perchè RIDUCE LA MASSA MAGRA
  • 3 – NON RIDURRE DRASTICAMENTE L’APPORTO CALORICO
    altrimenti il rischio di avere un calo repentino del metabolismo basale è dietro l’angolo
    (oltre a sputt***re anche i meccanismi di regolazione fame/sazietà –> ti ritroveresti molto presto a voler sbranare un facocero ancora vivo probabilmente)
  • ATTUARE DELLE STRATEGIE PER INTERROMPERE L’IPOCALORIA
    e dare modo al tuo metabolismo di “riprendere fiato” ed aumentare i livelli di leptina (più leptina = meno fame), e lo fai o concedendoti ogni 2-3 settimane delle giornate (almeno 3) in cui aumenti le calorie alzando i carboidrati, oppure inserendo in modo programmato delle pause di 10-14 giorni in cui ritorni al tuo tdee (alzando anche in questo caso i carboidrati –> sono quelli che aiutano il nostro metabolismo a consumare meglio)
    • RAGGIUNTO IL TUO PESO DEVI USARE LA TESTA
      e sapere esattamente come muoverti!
      Tantissime donne una volta che ottengono il risultato, nel giro di breve tempo, si ritrovano con gli stessi chili della partenza (anche peggio a volte) perché manca loro questo passaggio!DEVI aumentare GRADUALMENTE le calorie provenienti dai carboidrati per ristabilire tutti i valori ormonali che vengono alterati quando siamo a dietaCosa succede se non lo fai??Ecco un ESEMPIO PRATICO….

      Decido di mettermi a dieta .. e mantengo il peso a 2000 kcal.

      • Passano 5 mesi di dieta dove, per progredire nel dimagrimento, ho dovuto fare dei continui tagli calorici che mi hanno portata a terminare il percorso a 1300 kcal. Ora, ovviamente, il mio equilibrio metabolico non sarà 2000 kcal come in partenza, ma sarà circa sulle 1400 kcal (perché ora peso di meno e quindi consumo automaticamente di meno, un po’ di massa magra l’ho persa in ogni caso, i livelli degli ormoni si sono sottoregolati ecc ecc….)

      Che succede se mi rimetto a mangiare come prima quindi?

      • Che il mio corpo NON E’ ABITUATO a ricevere così tante calorie, non le riesce a stipare tutte negli adipociti svuotati dalla dieta e quindi NE CREA DI NUOVI!!!! Ed i nuovi adipociti, cara mia…..una volta creati rimarranno per sempre nelle tue riserve adipose!!!

      Capisci perché fare fasi di diete idiote per poi tornare a mangiare come prima ti rovina alla lunga il fisico?
      Perché così facendo stai continuando a formare nuovi adipociti che non potrai mai più eliminare!!!!

      Per capire, poi, se stiamo realmente stallando e valutare il più oggettivamente possibile il nostro percorso, non basta osservare il peso sulla bilancia, ma sarebbe opportuno controllare e monitorare altri parametri, in modo da avere una visione d’insieme più attendibile possibile.

      Vediamone alcuni:

      – il PRIMO dato è sicuramente il PESO, preso la mattina a stomaco vuoto e dopo aver fatto ‘plin plin’ (se lo prendiamo tutti i giorni faremo a fine settimana una media, essendo esso molto suscettibile di variazioni);

– il SECONDO sono le CIRCONFERENZE, meglio se prese ogni 7 giorni, in particolare:

      • petto
      • braccio flesso
      • gamba
      • vita nel punto più stretto
      • 2 cm sopra ombelico
      • 2 cmq sotto ombelico
      • linea ombelico
      • avambraccio
      • polpaccio

Gli ultimi 2 punti servono ad intercettare un possibile catabolismo muscolare, infatti se le CIRCONFERENZE di avambraccio e polpaccio diminuiscono non va molto bene;
– il TERZO sono le PLICHE, se possedete un plicometro (in ogni caso su Amazon lo si trova per pochi euro)

      • ADDOME
      • CRESTA ILIACA
      • TRICIPITE
      • GAMBA

– il QUARTO è un pò particolare ma molto interessante per intercettare un blocco nel metabolismo, ovvero la TEMPERATURA CORPOREA…. la si misura ogni mattina dopo circa 10 minuti che ci si è alzate … se si nota un abbassamento repentino nel corso di una dieta ci potrebbe essere uno stallo ed un abbassamento quindi del metabolismo;
– il QUINTO, proprio se si vuole trarre il massimo dal piano nutrizionale ed evitare qualsiasi inconveniente, è la misurazione della GLICEMIA A DIGIUNO tramite un glucometro … sicuramente questa misurazione ha più senso in un regime ipercalorico, in quanto serve ad intercettare una situazione di insulino resistenza (il nostro corpo non riesce più a veicolare i nutrimenti ai muscoli) quando i valori superano i 100 mg/dl, però non guasta monitorarla pure in dieta ipocalorica, soprattutto se si adotta un regime High carb;
– il SESTO ed ultimo è il BATTITO CARDIACO a riposo (si può usare un saturimetro da dito) preso la mattina, per capire se ci troviamo in una situazione di affaticamento temporaneo (overreaching) —-> se all’aumento del volume di allenamento ci troviamo con un incremento di 15-20 battiti rispetto al nostro range normale probabilmente necessitiamo di un periodo di scarico!