Si sa che per molte di noi la vacanza è un momento in cui ci sentiamo smarrite, a volte anche impaurite di buttare nel gabinetto tutto quello che abbiamo conquistato fino a quel momento.

Pensiamo sempre che la vacanza sia sinonimo di totale perdizione e senso della realtà, quando invece dovrebbe essere vissuta nella più razionale tranquillità.

Ci sono 5 cose da evitare sicuramente quando si decide di affrontare un periodo di vacanza (e non vale solo per quelle estive eh)

  1. mai mettersi a dieta ferrea prima, perché punto primo non si riuscirà mai a colmare con il deficit creato l’eventuale surplus vacanziero (e credimi che potrebbero bastare anche solo un paio di ore per recuperare tutto con gli interessi); punto secondo si rischia di arrivare ancora più affamate e desiderose di sfondarsi perché, nella nostra testa, abbiamo fatto le brave prima, quindi ora ce lo meritiamo tutta questa abbondanza di cibo
  2. sulla falsa riga del punto 1 anche il pensiero di “mi metto a dieta appena finisce la vacanza” non aiuta per nulla, perché crea quell’asset mentale sbagliatissimo di vedere la dieta come una totale privazione e quindi un qualcosa di negativo per noi, ed, al contrario, la vacanza come luogo in cui tutto è concesso e dove si deve fare il pieno di ogni cosa fino a star male perché dopo toccherà il suplizio (capisci bene che questo crea solo un circolo vizioso e continuo effetto yoyo che non ti aiuterà MAI nella battaglia ad una ricomposizione corporea)
  3. organizzarsi in maniera maniacale ogni cosa per paura di perdere il controllo! In questa maniera non potrai mai goderti uno stacco reale dalla tua quotidianità, e, soprattutto, non imparerai mai ad entrare in sintonia con te stessa e capire come gestirti in situazioni dove non puoi prevedere ogni virgola!
  4. agganciarsi al pensiero dell’OCCASIONE da non PERDERE, quindi vedere la vacanza come un momento in cui tutto ciò che posso mangiare non ricapiterà mai più quindi devo assolutamente fare scorta, manco fossimo degli orsi che si devono preparare al letargo. Dobbiamo davvero entrare nell’ottica, anche se so sia difficile, che viviamo ormai in un epoca storica dove il cibo è a nostra disposizione H24, quindi non ci sarà MAI il problema del “se non lo mangio adesso non ricapiterà mai più”, anche se stiamo parlando della cosa più buona al mondo …. impariamo invece a gustarci le cose, ad assaporarle ed a fermarci quando siamo SAZIE (alla fine, se ci pensi, anche quando guardiamo un film che ci piace 800 volte, non lo faremmo mai DI FILA, quindi perché non possiamo comportarci nella stessa maniera anche per il cibo?)
  5. sentirsi in COLPA se si mangia qualcosa che la nostra testa l’ha catagolato come cibo proibito e non permesso? … ecco, in questo caso dico  che in frangenti dove siamo rilassate, fuori dalla routine che ci accompagna tutto l’anno, non ha proprio senso provare sensi di colpa se ci vogliamo concedere un piatto super calorico ma super goloso! Impariamo anche ad assecondare le nostre voglie senza sentimenti contrastanti …. è meglio un piatto di lasagne goduto fino all’ultimo e dopo il quale non segue più alcunché, piuttosto che insalata condita, carne, patate al forno, frutta, ecc che non hanno assolutamente soddisfatto la nostra mente e che ci hanno portato molte più calorie in pancia!

Ma, alla fine, qual è il problema più grande che ci troviamo ad affrontare in questi momenti?

La nostra poca capacità di AUTO-REGOLARCI … se durante la nostra quotidianità abbiamo per così dire delle routine abbastanza consolidate (anche se a volte capita di uscire dai binari anche lì), in vacanza tutti i nostri schemi vengono interrotti, non abbiamo più i nostri riferimenti, e diventiamo facile preda di raptus mangerecci senza minimamente ascoltare i segnali del nostro corpo.

E questo succede soprattutto a chi ha perso, nel corso della propria vita a causa di diete restrittive e continui effetti yo-yo, la capacità di ascolto del proprio senso di fame e sazietà.

Cosa si deve fare in questi casi, quindi, per evitare di fare grossi danni alimentari?

  • imporsi di mangiare LENTAMENTE
  • fermarsi quando si è sazi all’80% (non dobbiamo alzarci da tavola con le pareti dello stomaco che tirano quanto sono dilatate, ma quasi con ancora un languorino)
  • masticare lentamente
  • aiutarsi appoggiando le posate dopo ogni boccone
  • bere ogni tanto un sorso d’acqua
  • iniziare a mangiare quando ci si siede a tavola e terminare quando ci si alza
  • scegliere alimenti che in quella precisa occasione ci vanno e ne sentiamo il desiderio

Bisogna poi capire in ogni caso, che questi eventi “straordinari” fanno pur sempre parte della nostra vita, e si presenteranno anno dopo anno, quindi tanto vale imparare a gestirli nella maniera più corretta possibile per non entrare in crisi mistiche ogni volta che dobbiamo partire o staccare dal lavoro.

Dal punto di vista dell’allenamento non è sicuramente una settimana o due che può rovinare un anno intero di programmazione, soprattutto se ti alleni in modo scientifico con i pesi, ma sicuramente se di punto in bianco ti trasformi nella persona più sedentaria di questo mondo un po’ di “danni” li fai ugualmente.

Il mio consiglio quindi è quello di muoverti e mantenerti attiva durante il giorno (fai escursioni, visita città, passeggia in posti in cui solitamente non vai mai) e farti dei mini hiit, anche solo di 10 minuti, ogni mattina appena sveglia … inizierai così le tue giornate fresca e leggera, soprattutto se la sera prima hai esagerato un po’ a tavola!

Per quanto riguarda l’alimentazione, oltra a quello che ho già scritto, ti consiglio di assecondare sempre le tue voglie ed i segnali del tuo corpo … se sei sazia fermati di mangiare, anche se le persone con cui ti trovi a passare il tempo continuano a offrirti del cibo, non aver paura di dire loro “no grazie, ora sono sazia!” … la tua compagnia rimane in egual maniera sia che tu riempia continuamente la tua bocca che che tu smetta di farlo.

Un altro escamotage che potrebbe rivelarsi molto utile in un frangente vacanziero, è quello di adottare il digiuno intermittente (io lo uso spesso); potresti, per esempio farti una bella colazione (quelle a buffet sono difficili da resistere, e non ne vedo nemmeno il motivo) e poi arrivare direttamente a cena (in questo modo ti godresti tutto il giorno senza l’assillo del dover mangiare).

Nel piatto poi, del pasto serale, non dovrà mancarti mai una buona porzione di verdure e di proteine … limitati a riempirlo bene una volta sola, suddividendolo in una sorta di raggera, dove su circa metà dello spazio metterai le verdure, su 3 spicchi le proteine e su quello che avanza la porzione di amidacei, così da evitare secondo, terzo e quarto giro al buffet!

Se poi sai che ci sono dei “trigger” particolari che scatenano le tue abbuffate, imparali a conoscere, magari scrivendo su un foglio le situazioni che solitamente ti portano a reagire in modo non adeguato e a sedare il tutto con il cibo … poi, una volta che li hai materializzati, dov’essi trovarti in uno di quei momenti, impara ad ASPETTARE (stai per azzannare un altro pezzo di pane dal cestino? Guarda l’orologio ed attendi 10 minuti), pensa POSITIVO (non dirti mai “non mangerò quel pane, non cederò” ma piuttosto “ora mi gusto l’ultimo pezzetto che mi è rimasto godendomi il suo gusto”) ed, in ogni caso, non AVERE SENSI DI COLPA.

Questi sono dei consigli generali per godersi le vacanze, tornare a casa nella forma originaria e non creare allarmismi inutili del tipo “oddio ora vanificherò tutto il lavoro fatto”!

Non esiste nulla che può rovinare un lavoro di 12 mesi, anche se facessimo le peggiori cose in quelle due settimane … ma ovviamente è meglio non farle ed attenersi alle linee guida 😉

Buone vacanze!